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Piatto con SOS, forchetta e coltello

DISTURBI ALIMENTARI

Vera e propria epidemia sociale, i disturbi del comportamento alimentare (DCA),  sono uno specchio della società contemporanea, connessi  all’immagine corporea, all’ossessione per l’apparire, alla sicurezza del Sé, al significato del cibo amico-nemico, in un epoca dove l’autostima risulta determinata da seguaci e segni di approvazione nei social network.

Sono una forma di disturbo mentale che tende facilmente alla cronicità, segnando in maniera negativa la vita delle persone che ne soffrono,  dove soltanto un tempestivo ed appropriato intervento può determinarne la guarigione.

I disturbi del comportamento alimentare (abbreviato DCA), sono tutte quelle problematiche psicologiche che concernono il rapporto tra gli individui e il cibo.

I principali disturbi dell’alimentazione, secondo il DSM V (manuale diagnostico e statistico dei disturbi alimentari) sono:

  • Anoressia nervosa, 

  • Bulimia nervosa

  • Disturbo da alimentazione incontrollata o BED

  • Obesità

  • Picacismo e disturbo da ruminazione, un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato dalla ingestione continuata nel tempo di sostanze non nutritive (terra, sabbia, carta, gesso, legno, cotone ecc.)

  • Disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione di cibo

  • Ortoressia, un disturbo alimentare descritto come una forma di attenzione abnorme ed esasperata alle regole alimentari, alla scelta del cibo e alle sue caratteristiche

Il sottopeso , la restrizione dietetica cognitiva (tentativo persistente di limitare l’assunzione di cibo per controllare il peso e le forme del corpo),  la restrizione dietetica calorica, così come  le abbuffate con/senza condotte compensatorie causano complicanze fisiche, anche gravi, marcato danno psicosociale e contribuiscono a mantenere la psicopatologia del disturbo alimentare.  Il ruolo del Dietista esperto in Disturbi Alimentari  è quello di partecipare  alla definizione del livello di cura e all’elaborazione del programma terapeutico, valutando lo stato nutrizionale del paziente, elaborando il Piano di Riabilitazione Nutrizionale  e collaborando con altre figure professionali, presenti in base all’entità del disturbo.

“ Il corpo è il veicolo dell’essere nel mondo”

(Maurice Merieau-Ponty)

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